mercoledì 22 gennaio 2014

Devozione totale

"Sono l’origine di tutto. Tutto emana da Me. Così sapendo, i saggi Mi adorano con devozione totale". (Baghavad Gita X,8)


Paura e senso di colpa, nel ritrovarsi soli. Nel volersi soli, con se stessi.
C'è un mondo che chiama ai propri doveri, alla relazione, alla condivisione, alla comprensione, alla compassione.
Lasciar andare tutto, un attimo, per andarsi a trovare.
Capire che cosa si è senza quel tutto. In assenza di giudizio.
Cercare il niente, per osservare cosa resta. Affacciarsi sull'iniziale terrore di non sapere se - poi - qualcosa rimane.
Chiudersi nella propria mente, parlare con le labbra, senza muoverle.
Ascoltare solo la propria pelle, l'inizio e la fine di dove arriviamo.
Spingerci a sentire ciò che di più puro e forte possiamo provare.
Reagire d'istinto a ciò che ci circonda, cercando di escluderlo.
Un attimo, uno solo. Anche per poco.
Forse questo è il nostro dovere: scoprire dove siamo, se siamo poi qualcosa, oltre tutti i nostri pensieri.
Se siamo le immagini della nostra coscienza.
Se siamo la perdita delle percezioni quotidiane.
Cosa siamo, sempre.

Devozione totale.

mercoledì 8 maggio 2013

Wheel

La ruota ha girato, gira e girerà. Davvero, da quando ho prestato attenzione.
Tutto ciò che è bene avrà il male, tutto ciò che è male avrà il bene. Senza paura. Con fiducia. Compio il gradino del distacco, della riconoscenza e dell'amore.
Che io mi salvi. Che tu ti salvi. Che io possa sempre ricordarmi chi sono, che possa sempre riconoscermi, che trovi sempre la forza, che trovi sempre serenità, che provi felicità.
Che io possa incontrare ancora il Drago sul mio cammino e che possa vincere le sue scaglie. Che io possa tornare ancora e ancora fanciulla.
Perchè il mio percorso non è finito, gira, ma procede. Sempre.
Ricorda, perdona, vivi.


lunedì 21 gennaio 2013

I'm not

Sono al contrario.
Sono un taccuino nero, sono un foglio nero.
Sono il deserto, l'incapacità, l'incomprensione.
Non sono niente di brutto, ma sono qualcosa di bello per niente.
Sono la domanda? No. Forse sono la risposta.
Sono l'assenza d'aria nella calma.
Sono il fastidio, l'intolleranza.
Non sono niente di pericoloso, niente di rabbioso, niente di vendicativo.
Sono l'occhio in un ciclone e non sono capace di buttarmi nel vento.
Ma lo vorrei tanto.
Sono una pausa.
Ma so che sono un momento, so che non sono così.
Sarò diversa.
Ora sono l'attesa di Essere ancora.
































Kali, by mymongo

mercoledì 11 aprile 2012

Quelli che mal pensano

Bisogna fare molta attenzione a non confondere un paio di cose.
Sento sempre più spesso di persone che, come me un anno fa, ritengono di non potersi innamorare di altri che non siano complicati o, parafrasando, variamente stronzi.
Il meccanismo di attaccamento nei confronti di queste persone è abbastanza semplice: se qualcuno ti ferisce, provoca in te una reazione forte di dolore o indignazione che, se non riconosciuta o sfogata, genera un interminabile ciclo di pensieri rivolti unicamente a quel soggetto. Se non si capisce subito che il motivo per cui il nostro cervello è intasato da un'unica persona è quello che ci è stato fatto del male, allora si rischia di concentrarsi solo sul fatto che non stiamo pensando ad altro. Il che ci porta a chiederci il perché di questo fenomeno e a risponderci: "forse ne sono innamorato". E alla lunga a crederci.
Ritengo che convenga prestare attenzione solo quando qualcuno irrompe nella nostra testa con l'unica intenzione di farci del bene e di amarci.
Per tutti gli altri ci sono diverse formule appropriate di utilizzo rapido che, perlopiù, contemplano la parola "culo" variamente abbinata ad altri termini a scelta. Da usare!

mercoledì 15 febbraio 2012

Requiem for a Dream

Sono venuti a galla alcuni mostri che ho visto anni fa.
Sguardi spenti, persone nella penombra, incollate a un divano, senza sapere perché. Troppa gente stipata nello stretto bagno di un appartamento, e io, caparbia, che sgomito in quel tormento, che sto a galla solo per esserci, che mi raggomitolo nel letto, ma non è il mio. Ogni forza spremuta nel tentativo di rassicurare me stessa: "Va tutto bene".
Se avessi dovuto dare a quelle ore una colonna sonora, avrei scelto Requiem for a Dream, ma ancora non la conoscevo.
L'umiliazione per ottenere pochi minuti di attenzione, invece lì nessuno amava nessuno, tutti erano pieni del proprio vuoto, e io cercavo affetto nel posto sbagliato.
Solo arroganza, un vago sentore di inutile superiorità, tanto schifo. Tutto surreale. Dovevo andarmene, ma sono rimasta, testarda.

A volte siamo i consapevoli responsabili dei nostri traumi. Ecco cosa facciamo fatica a perdonarci.

martedì 14 febbraio 2012

Valentine's day

Qualche settimana fa, in treno, seduto davanti a me c'era un ragazzo africano, che sfogliava un piccolo dizionarietto di italiano. Quando l'ha chiuso ho sbirciato la prima pagina del volumetto, consunta e un po' sbrindellata, e ho letto: "JE T'AIME - TI AMO".
Com'è possibile che pochi e stupidi uomini di potere riempiano il mondo di guerre e di odio, mentre la maggior parte delle persone, dovunque, si preoccupa di tradurre "ti amo" in qualsiasi lingua? Com'è possibile che esista tanto orrore quando cerchiamo solo di amare ed essere riamati?

Pi

Dev'esserci qualcosa che spinge l'essere umano a trovare uno schema, per cercare di semplificare la propria vita, per avere sempre una soluzione ai propri problemi, nell'illusione che allontani la sofferenza.
Crediamo che possedere questa chiave renderà la nostra vita migliore, ma non è così. Si può fermare la sete di conoscenza che fa muovere a ritroso verso il primo ingranaggio che si è animato? Forse sì, se si vuole sorridere.
Come al solito, chissà cosa è stato davvero capito di questo film.

"Wrong! The point of the story is the wife. You listen to your wife, she will give you perspective, meaning. You need a break, you will get nowhere".

"There will be no order, only chaos".

domenica 12 febbraio 2012

Eros e Thanatos

"I believe that love that is true and real creates a respite from death. All cowardice comes from not loving, or not loving well, which is the same thing. And when the man who is brave and true looks death squarely in the face like some rhino hunters I know, or Belmonte, who's truly brave. It is because they love with sufficient passion to push death out of their minds, until the return that it does to all men. And then you must make really good love again. Think about it". (Midnight in Paris)

Akumi-Kurai: Line Nouveau

 "A volte immaginare la verità è molto peggio che sapere una brutta verità.
La certezza può essere dolore ma l'incertezza è pura agonia" (Faletti)







Akumu-Kurai

Source: DeviantART

sabato 11 febbraio 2012

F(A)Q

Chiunque, almeno una volta, avrà sentito le cosiddette "domande della vita": "Cosa siamo?", "Da dove veniamo?", "Dove andiamo?", "Perché viviamo?". Più volte mi sono fermata a pensarci, quasi per caso, ma non mi hanno mai colpita: mi è sempre sfuggito il perché per altri fossero così importanti e per me no. Forse non intuivo il loro significato più profondo.
Di alcune di queste domande pensavo che le risposte dovessero trovarsi necessariamente nella scienza e io, in effetti, mi sono sempre sentita un puntolino nei suoi confronti, troppo piccola anche solo per azzardarmi a parlarne.
Alcune questioni continuano a restarmi oscure, prive di senso, ma confido che un giorno, quando sarò pronta, torneranno a farmi visita. A volte è un bene conservare domande di cui si ignora la risposta o addirittura l'importanza.
Stasera si è schiusa la porta del "Da dove veniamo?". Non mi trova con un'opinione precisa, ma vorrei contribuire anche io a dare un indirizzo alla soluzione, a gettare un messaggio nella grande urna alla quale così tante persone - e spero ancora tante altre - continueranno ad accorrere.
Credo che non esista un "luogo", né una "condizione" passata rispetto al nostro presente. Esiste però un Come, che abbiamo perso o stiamo perdendo. La più grande chiamata che ho sentito nella mia vita è quella di comprendere questo Come. Forse non basterà tutto il tempo che avrò, eppure intuisco che capire "Da dove veniamo", sotto questa prospettiva, aiuterà a sapere anche "Dove stiamo andando".
Per ora so solo che la direzione è sbagliata.


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